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  • Immagine del redattoreSara Robin

A BOCCA NUDA


Ho fatto un sogno ricorrente per la maggior parte delle notti della mia vita: mi ritrovavo con la mandibola bloccata e la bocca spalancata in situazioni di tensione, ambiguità, passivo-aggressività, un pericolo potenziale percepito veramente importante. Ho analizzato a lungo il significato simbolico di questa vulnerabilità forzata, di questa disposizione indesiderata ad una possibile violazione del mio spazio, una remissività senza vie di uscita, poi quando ho capito quale episodio realmente accaduto aveva preso queste sembianze, la mia mandibola si è sciolta e anche nella veglia ho cominciato ad averne una sensazione diversa. L'articolazione mandibolare è uno degli elementi più subdoli e complessi di cui prendere consapevolezza quando si usa la voce, parlata o cantata che sia.

Avere una reale percezione del movimento mandibolare richiede sincera concentrazione e ascolto propriocettivo associato ad uno specchio su cui quantificare e tarare ciò che si sente con ciò che avviene realmente.


Una bocca minimamente aperta permette la fuoriuscita di quanto è sufficiente per comunicare, permette il controllo di ciò che esce, di ciò che di me voglio che esca e dall'altra parte non può far entrare niente che possa minare il mio equilibrio (precario?), mi permette, quindi, di proteggermi.

Normalmente si crede di articolare molto di più di quanto veramente si faccia. Si pensa di aprire molto di più di quanto accada realmente. Ci si sente esposti con una proporzionalità vertiginosa rispetto all'effettiva "nudità".


Il concetto di controllo assume una diversa sfumatura quando si parla di esposizione-apertura-bocca: da un lato è necessaria una totale realistica consapevolezza corporea, dall'altro il senso di fiducia nella plasticità solida del proprio mondo interno.

C'è un piccolo gap di profondissimo ignoto, il territorio neutro in cui i confini personali si toccano e in cui tutto può avvenire oppure no.

Il controllo allora può diventare saggio monitoraggio e non spada tratta. Non c'è veramente nulla la fuori da cui doversi difendere, c'è solo da costruire solide strutture dentro per permettere un armonioso fluire.


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