Il gioco potrebbe essere come quelle feste in cui "ognuno porta qualcosa": chi porta le patatine, chi la torta salata, chi le bibite, chi le posate e i tovaglioli; sostanzialmente ognuno porta ciò che è a misura delle proprie possibilità.
Pensavo, appunto, che adesso il gioco potrebbe essere proprio questo.
La richiesta dall'esterno sta diventando insostenibile per molti, l'interno è frammentato sotto il peso dell'incertezza, il modo di vivere e vedere le cose sta necessariamente trasformandosi costringendoci a mutare così profondamente e rapidamente da innescare una sorta di selezione naturale spietata in cui a sopravvivere non sarà il più forte, ma semplicemente il più adatt(at)o.
Quindi, dicevo, in questa fase pazzesca con tutto lo smarrimento e il crollo di tono collettivi, si potrebbe provare a "fare come se", e portare ognuno qualcosa di sé, in misura delle proprie possibilità, a questa festa dalle apparenze grottesche. Abbiamo tutti uno "starter pack" di abilità e caratteristiche con cui veniamo al mondo e in più poi c'è quello che riusciamo ad imparare e costruire lungo la vita grazie e nonostante gli eventi. Nel senso, che se ne sia più o meno consapevoli ognuno di noi ha una risorsa materiale o personale che può essere utile, se non addirittura fondamentale, per qualcun altro. Una disponibilità.
Tutti abbiamo quella figurina doppia nel nostro mazzo, a volte anche tripla. Quella figurina che ti sembra abbiano tutti, di cui esistono milioni di copie, ma è possibile che a qualcuno, fosse anche una sola persona, possa servire proprio quella nell'esatto momento in cui decidi di renderla disponibile. Alle feste ci sarà sempre chi porta numerose teglie di pasta millegusti e chi arriva con la bottiglia di Fanta low budget. La questione quindi non è cosa o quanto, ma è se e come. Questa evoluzione ripida sta presentando il conto a tutti senza sconti, ognuno di noi può rispondere facendosi forte delle proprie risorse come àncora personale e come boa di salvataggio per l'altro. Una condivisione reale per contribuire alla crescita reciproca. Io ho qualcosa che potrebbe servirti e te lo dono a prescindere dal fatto che tu possa darmi qualcosa in cambio. La con-fusione sta smantellando il concetto di confine, con il fine però di riscriverne il significato. Quindi, tu cosa vuoi portare alla festa?