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  • Immagine del redattoreSara Robin

RESPIRARe-soffiare-anima


Ieri studiando psicodiagnosi mi sono imbattuta in un breve paragrafo in cui si analizzava la radice psyché nelle sue varie accezioni e connessioni semantiche con altre parole e concetti vicini. Inutile dire che nel leggere la sua derivazione dal verbo "psychein", che in greco significa respirare oltre all'ormai noto riferimento all'anima (psiche), ho sentito dentro di me decollare ogni volo pindarico possibile trovando straordinario e meraviglioso come nelle parole, nel loro suono e nella loro storia in realtà sia già connaturato parte del significato del funzionamento a priori. Galvanizzata da questa informazione ho fatto una ricerchina e riporto qui sotto un paio di curiosità che mi hanno fatta ulteriormente innamorare di quello che faccio con la voce e l'anima:


"ψυχή, connesso con ψύχω «respirare, soffiare». Termine la cui etimologia si riconduce all'idea del «soffio», cioè del respiro vitale; presso i Greci designava l'anima in quanto originariamente identificata con quel respiro."



«Le parole latine animus, “spirito”, e anima “anima”, corrispondono al greco anemos, “vento”.

L’altra parola greca per “vento”, pneuma, significa anche “spirito”. La stessa parola la si trova anche nel gotico usanan, espirare, e nel latino anhelare, “ansimare”. Nell’antico alto tedesco l’espressione spiritus sanctus era resa con atum, “alito”. In arabo il “vento” è rih, mentre ruh significa “anima, spirito”. Analoghi nessi ha la parola greca psiche, imparentata con psychein “respirare”[...] tali affascinanti relazioni mostrano chiaramente come in latino, in greco e in arabo i nomi dati all’anima siano collegati con la nozione di aria in movimento [...]» J. Hillman

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